La Regione Piemonte è il committente del progetto, volto a ristrutturare il settecentesco “albergo dei poveri” sito nella parte storica di Vercelli per adibirlo a centro di formazione professionale. La volumetria necessaria è stata ottenuta accostando all’antico edificio una nuova architettura costruita sull’area liberata dalla demolizione di un fabbricato attiguo. Tale edificazione ex novo doveva essere realizzata in modo da poterne modificare senza attriti la destinazione d’uso. L’intervento sulla parte preesistente si è accortamente limitato ad accompagnare la ridefinizione della spazialità interna con un diligente restauro di intonaci e pitture, senza alterare ritmo e scansione dei due prospetti. La nuova architettura ha preso spunto da una preesistente struttura monastica, distrutta ma ancora individuabile nelle linee geometriche, utilizzando materiali e stilemi dell’architettura industriale per rievocare la scomparsa orditura claustrale e risolvere la cesura temporale tra i due edifici. Tale intento viene ancor più chiaramente ribadito nel ridisegno della testata della costruzione antica, dove la ripresa letterale del prospetto esistente viene riqualificata attraverso un uso garbatamente assertivo del lessico postmoderno. |
Comments are closed.