Ex area Italgas a Torino – 2001


All’inizio dell’ottobre 2001 l’Università degli Studi di Torino stipulava il contratto per l’espletamento del programma funzionale di espansione delle Facoltà, dei Dipartimenti, delle Biblioteche nonché di importanti servizi per gli studenti, nell’area delle Officine dell’Italgas, in corso Regina Margherita. Si tratta di un vasto areale (67.918 mq) ad uso industriale in Sinistra Dora dotato di particolare pregio paesaggistico e ambientale.

L’incarico di consulenza comprendeva prestazioni specialistiche e indicazioni metodologiche per l’inquadramento progettuale della nuova realtà universitaria, nonché la richiesta di uno studio di fattibilità per l’individuazione delle linee guida per la formulazione del bando di gara per il nascente Polo Universitario.

Il concept progettuale elaborato può definirsi una sorta di ‘costruzione logica della trama degli interventi’ basato sulla volontà di conservare la memoria del vecchio tessuto industriale restituendo, al contempo, continuità al tessuto urbano. Si è proceduto perciò identificando gli assi generatori del disegno urbano del Borgo del Fumo, prevedendo la collocazione negli edifici Italgas -rappresentativi degli insediamenti lungo corso Regina Margherita- delle segreterie studenti delle due Facoltà ed alcuni servizi generali e programmando infine, come edificazioni ex-novo, la palazzina interfacoltà "L. Einaudi", sede di attività didattiche, e le vicine residenze per studenti.

L'organizzazione dell'area è caratterizzata da alcuni notevoli edifici dell'arch. Fenoglio e, sul corso Regina, dalla presenza della Palazzina uffici e dei suoi corpi laterali a segnare gli ingressi ufficiali.

Il vincitore del concorso è risultato un progetto a firma di un gruppo formatosi intorno a Norman Foster, che ha di fatto tenuto conto delle sole prescrizioni volumetriche del masterplan, sostituendo l'impianto con un oggetto architettonico di elevata qualità architettonica-mediatica ma avulso dal tessuto storico e memoriale del contesto urbano.

Nell'ambito del Master Plan sull'area ex Italgas era previsto l'insediamento del villaggio olimpico per i media, da riutilizzare al termine dell'evento sportivo come residenza studentesca.
La scelta progettuale originava dalla reinterpretazione delle poco distanti case popolari destinate ai dipendenti dell'Italgas, cui si riconnetteva riprendendone orientamenti, assialità e proporzioni volumetriche. In seguito a considerazioni di maggior sostenibilità energetica, l'asse dell'insediamento veniva ruotato di 90°, compromettendo la possibilità di correlazione visuale con le citate preesistenze.